Certezza
della pena

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Certezza della pena

Perché la morte di Chiara non sia vana

la posizione delle vittime e dei loro familiari, vittime a loro volta, va tutelata con certezza della pena.

  1. Certezza di scontare la pena.
  2. Pena adeguata al crimine commesso.
  3. Possibilità di eliminare l’attenuante della giovane età.

Chiara GualzettiQueste sono alcune delle richieste che accomunano tante famiglie che hanno subito la perdita di una figlia, una sorella, una madre per mano di qualcuno che, fin troppo frequentemente, riceve una pena non adeguata al crimine commesso e ottiene spesso uno sconto, finendo per tornare in libertà ben prima di aver scontato una giusta pena.

Come Andrea Iavarone, che il 27 giugno 2021, ancora minorenne, uccise con premeditazione e inaudita ferocia, oltre che per futili motivi, la quindicenne Chiara Gualzetti. Condannato definitivamente a 16 anni e quattro mesi – il massimo comminabile ad un minore, che richieda il rito abbreviato – potrebbe uscire di prigione prima del tempo previsto.

Questo sito nasce proprio dalla volontà di Vincenzo Gualzetti, papà di Chiara, di raccogliere le storie delle vittime, le testimonianze e le richieste di tutte le famiglie che hanno subito una perdita irreparabile e chiedono a gran voce una Giustizia “giusta”, nel rispetto del danno subito, insieme per portare avanti le richieste di un adeguamento normativo ormai necessario.

«Chi ha sofferto come me la perdita di una figlia, di una sorella, di una madre, si faccia avanti. Insieme potremo cambiare le cose» è l’invito di Gualzetti che si rivolge a tutti coloro che hanno perso una persona cara perché “insieme possiamo unire le nostre voci e portare avanti proposte e iniziative che man mano delineeremo.

E’ già possibile aderire a questa iniziativa tramite questo FORM.

«Uno dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene, ma l’infallibilità. La certezza di un castigo, benché moderato, farà sempre una maggiore impressione, che non il timore di un altro più terribile, unito colla speranza della impunità; perché i mali, anche minimi, quando son certi, spaventano sempre più gli animi umani».

[Cesare Beccaria (1738-1794) “Dei delitti e delle pene”, 1764]

285

omicidi totali nel 2023

103

vittime donne

83

in ambito familiare o affettivo

Aiutiamoci perché la Giustizia sia più giusta

8 dicembre 2023

11 novembre 2023

8 giugno 2023

28 giugno 2023

6 maggio 2023

13 aprile 2023

4 gennaio 2023

13 gennaio 2023

14 gennaio 2023

15 gennaio 2023

22 gennaio 2023

1 febbraio 2023

11 febbraio 2023

7 marzo 2023

10 marzo 2023

30 marzo 2023

7 maggio 2023

1 giugno 2023

1 giugno 2023

Sopravvivere: quando qualcuno che ami viene ucciso

Su cosa vogliamo lavorare:

Minore età

Che l’attenuante della minore età non sia automatica nei casi di omicidio.

Attenuanti obbligate

Riforma della procedura penale minorile sulle attenuanti “obbligate”.

Rito abbreviato

Opzione disponibile, per i minori, anche nei casi di omicidio pluriaggravato: lo sconto di un terzo della pena è da abolire.

Più tutele per le vittime indirette

Dare possibilità alle vittime indirette di poter assistere alle udienze.

Mancata tutela dei diritti delle persone offese

L’ordinamento necessita di un diverso approccio per affrontare i diritti delle persone offese.

Mancanza di presenza della parte civile

La parte civile, anche senza un ruolo attivo durante il processo nei confronti del minorenne assassino, va normato.

Vuoi anche tu CERTEZZA della pena?

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    237

    Donne

    86

    Uomini

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